Conseguenze delladdestramento coercitivo sul Sistema Nervoso Autonomo




La Teoria Polivagale è stata enunciata nel 1994 dal neuropsichiatra e scienziato Stephen W. Porges, a seguito di circa quarantanni di studi scientifici. Negli anni successivi, si sono aggiunte evidenze scientifiche che hanno permesso di estendere questi principi a diverse discipline mediche e terapeutiche.

Porges dichiara che il Sistema Nervoso Autonomo (SNA), costituito nei mammiferi da una componente Simpatica (SNS) e da una Parasimapatica (SNP: Vago dorsale e Vago ventrale), permette lomeostasi del corpo intesa come Lattitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. 

Nel particolare il decimo nervo cranico, Il Nervo Vago, modula le risposte di attacco/fuga che si attuano negli animali quando ricevono stimoli esterni (esterocettori) ed interni (interocettori). Azione che viene chiamata appunto Freno Vagale.

In pratica, quando c’è uno stimolo che può essere percepito come nocivo o pericoloso, il SNS si attiva attuando tutte le modifiche che servono al corpo per aumentare le performance di attacco o fuga: aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, midriasi, vasodilatazione al livello muscolare e vasocostrizione nellapparato digerente e in quello urogenitale etc etc.

Se lo stimolo non persiste, entra in gioco il Vago Ventrale che ripristina la frequenza cardiaca, il circolo sanguigno e riporta lo stato di calma. Nel caso in cui invece lo stimolo persista, il Simpatico aumenta le performance del corpo fino a che, non avendo più energie o vie di fuga, subentra lattivazione del Vago Dorsale che spegne completamente tutto il circuito provocando il cosiddetto congelamento del corpo. In questo caso lanimale cade a terra e non mostra segni vitali. Il Vago dorsale è la parte più antica del nostro SNA (quella che abbiamo in comune con i rettili) e nasce dallesigenza della preda di attuare lultima strategia di sopravvivenza prima di morire.

Tra gli stimoli che attivano il SNS, Porges dà particolare importanza a due fattori che entrano in gioco nellutilizzo del collare a scorrimento:

·       La nocicezione, ossia la percezione dello stimolo dolorifico.

·       Laumento della capnografia, cioè laumento della concentrazione sanguigna di Anidride Carbonica, indice di diminuzione dellossigenazione nel sangue.

Volendoci focalizzare sulla Interocezione, cioè sulla percezione degli stimoli che arrivano dagli organi interni, la pressione improvvisa sulla trachea e sulla carotide, soprattutto ripetuta e protratta nel tempo, crea dolore ed una sensazione di soffocamento che il corpo registra come pericolo. Nello specifico, non necessariamente si parla di dolore di entità enorme: i nocicettori avvertono il SNA anche per piccole stimolazioni, in particolare se avvengono ripetutamente. Inoltre la percezione di pericolo e dolore sono individuali, strettamente soggettive e legate allo stato di attivazione del SNS al momento dellevento.

Al pericolo si reagisce con lattivazione del SNS al quale spesso non segue la procedura standard che il Vago dovrebbe attuare per ritornare allo stato di calma. Questo perché i ritmi dellanimale non vengono rispettati: il freno Vagale segue schemi ben precisi e, se la strattonata avviene secondo ritmi indiscriminati decisi da chi ha in mano il guinzaglio, non può espletare la sua funzione fisiologica.

Il vago ventrale, nello specifico, innerva tutti i muscoli facciali, le prime vie respiratorie e le corde vocali, decorre lungo le carotidi coinvolgendo anche i muscoli del collo. Questo significa che va a muovere tutte quelle strutture che entrano in gioco nella comunicazione tra individui, non per niente i rettili, che sappiamo non aver sviluppato questo sistema, non hanno espressione facciale e non hanno sottili differenze posturali nella comunicazione. Nei mammiferi invece esiste un linguaggio comunicativo molto sofisticato derivante dalle espressioni facciali e dalla postura, basti pensare a quante informazioni ci possono dare le orecchie del cane nei loro movimenti. Quando un collo è stretto da un collare il cane apre la bocca, contrae i masseteri, aumenta la frequenza respiratoria e va ad attuare tutte quelle misure interne di sicurezza che, oltre ad essere dannose per lui, inviano informazioni che possono essere interpretate in modo erroneo dagli altri animali.

Nei casi di una stimolazione perentoria del SNS, come può essere un addestramento coercitivo che si prolunga per più sedute ed a volte per anni, le variazioni di espressione possono diventare permanenti con accumulo di rigidità in alcune zone del corpo che lanimale ammortizza cercando di arrangiarsi con posture non fisiologiche e protratte nel tempo. Per esempio, un animale che ha spesso paura tende ad abbassare la coda ed a ruotare il bacino cranialmente (anteriormente), questo provoca una contrazione protratta del pavimento pelvico con conseguenti patologie recidivanti quali possono essere delle semplici fistole perianali. Il corpo è una unica entità e lo stato emotivo va a incidere su di esso nella sua totalità, la teoria Polivagale ci consente di entrare in questottica, dove non esiste un collo strattonato ma un individuo soggetto a sollecitazioni aberranti che, attraverso schemi comunicativi del SN, reagisce con accomodamenti da parte di tutto lorganismo. Se lo stimolo continua il SN non riesce più a compensare lo squilibrio e segue la disfunzione alla quale, se non interveniamo in tempo, segue la malattia.

Alla luce dei principi della Neuroscienza e della mia esperienza personale come veterinario e terapista manuale, posso affermare che i metodi coercitivi e lutilizzo del collare a scorrimento possono provocare due tipi di problematiche:

·       Blocchi muscolari in alcune regioni del corpo, in particolare collo, schiena, bacino. Irrigidimenti che provocano sindromi dolorifiche e che possono essere aiutate con tecniche di massaggio e rilassamento delle aree coinvolte.

·       Patologie sistemiche, descritte in modo approfondito da Porges ma anche da molti altri scienziati e terapisti, dovute allattivazione protratta nel tempo del Sistema Nervoso Simpatico, con conseguente stress cronico. Facciamo un esempio: lo stress provoca una attività dellasse ipotalamo-ipofisi-surrene con conseguente produzione prolungata ed insana di Cortisolo (il cortisone endogeno per capirci). Quindi è come se il nostro cane facesse una terapia di cortisone per anni con conseguenze sistemiche nefaste, dal diabete alla debilitazione del sistema immunitario, dal morbo di Cushing allipertensione, da patologie cardiache allipertensione etc etc.

Tra le patologie sistemiche annovero tutte le problematiche comportamentali legate a stati di ansia, paura e sindromi dolorifiche croniche, per le quali si aprirebbe un altro enorme capitolo.

La vera rivoluzione della Teoria Polivagale sta nel fatto che lavorare sul rilassamento del corpo , sulla comunicazione consapevole e sulla relazione diventa un atto medico vero e proprio perché il ripristino di parametri corporei importanti, come  la frequenza cardiaca e respiratoria, va a stimolare tutta quella parte del SNA che permette una risposta stabile nel tempo, sia da un punto di vista fisico che emotivo.

 



Commenti