IL PAVIMENTO PELVICO DEL CANE

 

E LE GHIANDOLE PERIANALI 

La maggior parte dei proprietari di cani ha avuto a che fare con la spremitura delle ghiandole perianali, formazioni ghiandolari situate ai lati dell'ano che producono  un secreto oleoso e dall'odore "pungente" (ma io preferisco definirlo nauseabondo). Questo liquido ha diverse funzioni, principalmente lubrifica lo sfintere anale durante la defecazione e diffonde ferormoni nell'ambiente comunicando lo stato d'animo del cane, in particolare la paura...per intenderci è lo stesso secreto che spruzza la puzzola quando si spaventa al fine di allontanare il pericolo (da qui l'odore "pungente").
Se queste ghiandole non svolgono la loro funzione fisiologica il liquido si accumula al loro interno provocando infiammazioni piuttosto dolorose fino ad evolvere infezioni con fistole.
Per questo motivo è buona norma del veterinario spremerle preventivamente con una manovra che è sempre piuttosto fastidiosa, se non dolorosa.
Nella mia esperienza posso dire che le patologie delle ghiandole perianali, oltre ad essere correlate a disturbi alimentari ed intestinali, sono legate generalmente ad una DISARMONIA DEL PAVIMENTO PELVICO, Nel particolare ad una contrazione dei muscoli dello stesso, con conseguente ostruzione dei dotti ghiandolari che non riescono a liberarsi del secreto.
Il pavimento pelvico è  l'insieme di strutture muscolari, tendinee e fasciali che sostengono le viscere site nella cavità pelvica andando ad influenzare funzioni organiche quali la minzione e la defecazione (Foto1).

Foto 1:pavimento pelvico umano (immagine presa dal web)


Nel caso delle ghiandole perianali si crea, in poche parole, è più o meno lo stesso meccanismo che si instaura nelle emorroidi dell'uomo.
Contratture del pavimento pelvico nel cane sono generalmente correlate ad una postura legata a stati emotivi di paura ed ansia, dove il cane tende a ruotare il bacino "in sotto", con tendenza a tenere la cosa tra le zampe (Foto2).

Foto 2: Atteggiamento di un cane spaventato (immagine presa dal web)

 Infatti una delle razze più soggette a fistole perianali è il Pastore Tedesco, nel quale la selezione genetica ha spinto fortemente la chiusura del pavimento pelvico, favorendo individui con conformazione disarmonica e con tendenze caratteriali meno tranquille dei "Pastori di una volta" (Foto3).

Foto3: Pastore tedesco (immagine presa dal web)

Nella mia esperienza, in linea con i principi della Teoria Polivagale, alcune scelte terapeutiche possono evitare o comunque ridurre le recidive di patologie delle perianali, in particolare delle fistole che risultano anche molto dolorose. 
Sicuramente tecniche manuali che promuovono il rilassamento dell'animale e il rilascio delle tensioni è di fondamentale importanza, nello specifico l'Ortho-bionomy, lavorando solo sulle posizioni antalgiche, anche a livello fasciale superficiale e profondo, può considerarsi una delle tecniche di elezione.
Io ho trovato notevoli riscontri positivi nel trattamento fasciale dei meridiani dorsali, del pavimento pelvico, di tutto l'asse centrale compresa la coda, soprattutto nella sua parte prossimale.
Nel video che segue si nota un evidente rilascio delle tensioni fasciali e muscolari durante il trattamento di un Basset Hound con ghiandole perianali infiammate.



Un altro lavoro importante, soprattutto per i cani che non si fanno toccare volentieri, può essere l'utilizzo di esercizi che promuovono "l'apertura" del pavimento pelvico, spingendo l'animale ad esplorare posture nuove e più distese, promuovendo anche la stimolazione del "freno vagale" che consente il rilassamento e la serenità del soggetto. (Foto 4,5,6)


Foto 4: esercizio apertura del bacino


Foto 5:Inizio seduta

Foto 6: fine seduta



 Rimane il fatto che, se non andiamo a sciogliere il nodo emotivo che spinge l'animale a mantenere quella postura la patologia tenderà sempre a recidivare senza risolversi completamente, provocando dolore e disagio molto forte al nostro cane. Questo lavoro può essere eseguito solo in relazione alle dinamiche "di famiglia" che si creano nella convivenza, con un impegno da parte del proprietario decisamente superiore di ciò che possiamo fare durante un semplice addestramento.











 

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